Quando si accoglie un gatto in casa, è naturale informarsi su come prendersi cura del suo manto. Questo significa, in molti casi, cercare di capire come toelettarlo. Nel momento in cui si decide di procedere autonomamente – sì, ci si può riuscire – è naturale mettersi a guardare tantissime immagini di gatti, cercando quella più vicina alle caratteristiche del proprio amico.

Bene, si tratta di un approccio sbagliato. Quello che è giusto fare invece è procedere con metodo, con consigli che stiamo per elencare nelle prossime righe.

Le basi della toelettatura del gatto

Quando si tratta di toelettare autonomamente il gatto, è cruciale preparare l’ambiente. Il consiglio è quello di orientarsi verso una zona della casa dove si ha sia molto spazio, sia la possibilità di raggiungere agevolmente gli accessori utili al caso.

Un altro aspetto da considerare riguarda il fatto che, se si ha un gatto cucciolo, è molto importante abituarlo fin da cucciolo alla toelettatura. Una buona idea prevede il fatto, se possibile, di procedere durante la stagione estiva, così da abituare il micio a non soffrire le temperature più calde.

Attenzione alle tipologie di pelo del gatto

Decidere di procedere da soli alla toelettatura del proprio gatto significa, per forza di cose, prendere in considerazione il fatto che, sulla base della tipologia di pelo, bisogna procedere in maniera differente. Giusto per fare un esempio, ricordiamo il caso del gatto a pelo corto. Soprattutto quando è liscio, la situazione è molto facile da gestire. Chi si trova in questa situazione, può spazzolare il gatto anche una volta a settimana. Cosa utilizzare? L’alternativa migliore da considerare è senza dubbio quella del pettine a denti duri e arrotondati (ci si può orientare sia su accessori di metallo, sia verso prodotti in plastica).

Cosa dire, invece, dei gatti a pelo semilungo? In questo frangente, si può procedere con l’utilizzo della spazzola o del pettine due volte a settimana. Pure in tali situazioni è il caso di utilizzare un pettine a denti larghi. Fondamentale è altresì abbinare una spazzola cardatrice, il cosiddetto slanatore. Il suo utilizzo è cruciale e rappresenta un punto di riferimento importante ai fini della prevenzione di un problema come il pelo infeltrito.

Un caso degno di nota è quello del gatto a pelo lungo. In tali situazioni, è necessario procedere ogni giorno alla spazzolatura. Come sopra evidenziato, bisogna procedere con metodo. Essenziale a tal proposito è cominciare utilizzando un pettine a denti larghi, essenziale per districare i nodi. Il passo successivo della toelettatura casalinga del gatto prevede l’utilizzo dello slanatore. Dove passarlo? La prima parte del corpo sulla quale è il caso di concentrarsi è la pancia. Successivamente, bisogna concentrarsi sulle zampe, per poi passare sul dorso. Qui bisogna procedere con particolare attenzione, dal momento che si tratta della zona maggiormente soggetta alla perdita di pelo.

L’ultimo step della toelettatura del gatto a pelo lungo prevede l’impiego del guanto di gomma. A cosa serve? A eliminare i residui di pelo eventualmente presenti. Una dritta molto utile in questi casi prevede il fatto di passarlo con attenzione sulla coda, procedendo dalla base fino all’estremità.

Conclusioni

Non c’è che dire: i consigli per toelettare a casa il proprio gatto non mancano di certo! Tornando un attimo alle dritte relative all’ambiente, ricordiamo l’importanza di gestire la spazzolatura in un ambiente che sia piacevole per il proprio amico felino. Un altro suggerimento di grande importanza prevede il fatto di ricorrere alle ricompense. Ci vuole pazienza ma, con il tempo, si arriva tranquillamente a vivere il momento della toelettatura come una parentesi super rilassante e fondamentale per l’armonia del rapporto con l’animale.